Alchimie
d'amore e di morte
di Giovanni
Buzi
Edizioni Tabula Fati
Narrativa racconti
Pagg. 63
ISBN: 88-7475-118-4
Prezzo: € 5,00
I desideri più nascosti, le
ossessioni che albergano nell'intimo di ogni essere umano possono esplodere
all'improvviso in forme e contenuti del tutto inaspettati. Nella realtà ci
capita di vedere fatti di cronaca di una violenza inaudita, ma se si tratta di
scrivere in proposito, ricorrendo alla creatività, nessuno meglio di Giovanni Buzi ne è capace. Autore eclettico, a volte anche
eccessivo, in questi sei racconti ha trovato il giusto equilibrio per proporci
altrettante storie di ordinaria follia che sconfinano nel soprannaturale.
E quando si va oltre il limite della
percezione umana, Buzi è un maestro nell'inventare
trame, forse di per sé non particolarmente originali, ma
privilegiate, per non dire rese uniche, da uno stile del tutto inconfondibile
che attrae inevitabilmente il lettore.
Così è tutto un susseguirsi di
visioni oniriche, di quadri surreali, al cui risalto non poco concorre anche
l'indole artistica dell'autore per la pittura.
Un tocco di pennello qua, uno là, e i
colori, sempre particolari, concorrono a formare un caleidoscopio di immagini
di rara efficacia.
Al riguardo, penso bastino due
esempi:
“ Sfumatura rosa arancio su tessuto
bianco. Lino tanto sottile da sembrare impalpabile, quasi uno scherzo della
luce.” (da “ Suor Maria Degli
Angeli”)
“ Verde, il colore del mantello e del
cappuccio era verde muschio, come quegli occhi.” (da “Sotterranei”).
Ecco, in entrambi i casi, chi legge
vede immediatamente e faccio notare che la descrizione non è per
nulla laboriosa e si ammanta di un'aureola di poesia; in fin dei conti
avrebbe potuto dire solo che gli occhi erano verdi, e invece l'indicazione
degli abiti identici nel colore agli occhi configura meglio il soggetto, è
un'immagine che si forma nella mente e che vi si imprime.
Per quanto i generi dei racconti non siano simili, restano pervasi dallo stesso alone di mistero
che finisce con il legare indissolubilmente le pagine con la naturale,
spontanea curiosità del lettore.
Non sono in grado di dire quale dei
sei mi sia piaciuto maggiormente, ma forse il primo
(Suor Maria degli Angeli) per l'ambientazione e l'epoca è quello a cui vanno le
mie preferenze.
Per concludere, mi preme evidenziare
come sia una lettura, per quanto intensa, anche assai
piacevole.
Giovanni Buzi, nato a Vignanello (VT)
nel 1961, insegna lingua e cultura italiana al Parlamento Europeo di Bruxelles
e storia dell'arte contemporanea all'Accademia di Belle
Arti di Bruxelles.
Tra le sue pubblicazioni: i romanzi Faemines
(Roma 1999), Il Giardino dei Principi (Bolsena
2000) e Agnese (Chieti 2005), il saggio William Turner
in Etruria (Bolsena
2004), le raccolte di novelle Fluorescenze (Viterbo 2004) e Sesso,
orrore e fantasia (Bolsena 2005). Il racconto “La
collana di perle celesti” ha vinto il Premio Profondo Giallo
2005 (pubblicato in appendice al libro di Giulio Leoni, I delitti del
mosaico, Giallo Mondadori n. 2896, Milano 2006).