Risponde il Dr. Roberto
Russo, direttore editoriale della Graphe.it Edizioni
http://www.graphe.it/
Diceva Schopenahuer: «La vita e i sogni
sono fogli di uno stesso libro. Leggerli in ordine è vivere. Sfogliarli a caso
è sognare». È un po' il nostro motto, la nostra sfida, il nostro desiderio:
sognare insieme.
Le origini della vostra casa
editrice?
La Graphe.it Edizioni è nata nel luglio 2005: siamo
piccoli, ordunque. È il coronamento di un
desiderio tanto profondo da poter essere catalogato come “sogno” e, come casa
editrice, pur nella sua ridottissima dimensione, desidera coltivare i “sogni”
nella vita di ogni giorno convinti.
Graphe, in greco, vuol dire “scrittura”. Già
questo sarebbe sufficiente a giustificare la scelta del nome. C'è di più: “graphe” può essere letto come un
acronimo che contiene le sillabe iniziali dei nomi delle nostre madri: GRAzia e FElicita. La saggezza
popolare cinese afferma che “un figlio non sa quanti problemi ha dato a sua
madre”. Anche noi non lo sapremo, ma siamo loro grati per non avercelo mai
fatto pesare.
Quali sono gli elementi di
originalità del vostro progetto?
La Graphe.it
Edizioni si propone di dare voce a scrittori,
esordienti o meno, che abbiano qualcosa da dire in
“maniera nuova” e che, forse, non trovano ascolto... Opera in una dimensione
che potremo definire “artigianale” – una decina di libri l'anno – che consente
di instaurare rapporti umani prima ancora che professionali.
Intenzione della Graphe.it Edizioni è perseguire la massima circolazione
delle idee, spalancando porte e finestre. Vorremmo che le culture di tutti i
paesi soffiassero per la nostra casa con la massima libertà.
Ci piace instaurare un
rapporto diretto con gli autori e cercare sempre nuovi modi per esprimersi. La
nostra piccola dimensione ci permette di poter valutare ogni testo che ci viene proposto: forse questo è quel che un po' ci
contraddistingue. Leggiamo tutto quel che ci arriva e ad ognuno diamo risposta.
Quale
pensate che sia il futuro dell'editoria in Italia e della vostra
casa editrice in particolare?
Come casa editrice stiamo crescendo, stimolati anche dalle proposte
che ci giungono dagli autori stessi. E questo ci fa ben sperare. A livello
nazionale, crediamo che l'editoria si trovi ad affrontare il problema degli
“editori fai da te”: con internet e la stampa digitale ogni autore può vedere
realizzato un proprio libro. Ma per essere autori non basta mettere in fila
delle parole. Purtroppo, molto spesso, le case editrici non dedicano tempo a
coltivare gli autori e la deriva potrebbe essere non molto lontana.
In Italia si legge poco: di chi è la
colpa? Un po' anche delle case editrici?
La colpa è anche delle case editrici, certamente. Spesso ci si
fossilizza solo sui “grandi” nomi, spesso il rapporto qualità/prezzo non è
adeguato. Ma anche il lettore ha le sue “responsabilità” se sceglie solo i
testi che vede pubblicizzati in tv o sui giornali e non ragiona con la propria
testa.
Come immaginate possa essere il
vostro lettore ideale? E quali passi per avvicinare i lettori ai libri da voi
editi?
La curiosità deve essere il requisito principale dei lettori. Senza
la curiosità non si prova nemmeno a sfogliare un libro. Per avvicinare i
lettori ai nostri libri organizziamo spesso delle presentazioni che, oltre ad
essere un momento promozionale, devono anche essere uno stimolo per stare bene
insieme: per questo, quando possibile, alla presentazione uniamo anche un
piccolo rinfresco, un tè…
Quale dei vostri libri vi ha dato le
maggiori soddisfazioni e perché?
Ogni libro, finora, ci ha regalato delle soddisfazioni particolari.
Come si diceva sopra, miriamo anzitutto ad instaurare un rapporto di amicizia
con gli autori, per questo ogni libro è “partorito” insieme… e ogni figlio dona
soddisfazioni spesso inaspettate.