Il vento del nord
di Renzo Montagnoli
Stille di ghiaccio
feriscono il viso
soffia forte oggi
il vento del nord
gemono i rami sferzati
si disegnano arabeschi
di ragnatele imbiancate.
Lunga è la strada
per il calore della casa
accelero il passo
mentre la sera s'avvicina
ad avvolgere in un gelido
ed irto mantello
la terra vestita di ghiaccio.
Presto, correre a casa
piegato dal vento
le mani rattrappite
che più non sento,
avanzano i piedi
e il corpo quasi
resta indietro.
Troppo lunga è la strada
vorrei dormire
un po' fermo a riposare.
Lontano è l'ululato dei lupi
ma presto arriveranno.
Branchi famelici
occhi rossi nel buio
fauci spalancate a spolpare
queste povere ossa
spezzate dal freddo.
Saranno i cavalieri
della vendetta
le anime di chi
ho ucciso in battaglia
il dolore di chi
ho offeso nel tempo
lo sguardo malinconico
di un amore tradito
gli ideali persi per strada
tutto quanto avrei dovuto fare
e non ho voluto fare.
Scende la notte
e io con lei,
chiudo gli occhi
e mi lascio andare.
Il vento del nord
quasi mi culla
e mi porta via con sé.
(da Canti celtici II)
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