Cavalcata
notturna
di
Renzo Montagnoli
Tutto
è silenzio in questa notte
di
un estate torrida da soffocare
perfino
i sogni nel letto, una griglia
su
cui rosolare le sudate membra.
E´
quasi impossibile dormire,
è
un continuo rigirarmi a cercare
un
angolo di fresco, ma trovo
solo
lenzuola ardenti.
Poi,
sfinito, intontito dalla calura
per
fortuna chiudo gli occhi
e
mi assopisco, entro in quel mondo
di
cui qualcosa ogni tanto ricordiamo.
Ed
è nel sogno che prendo il volo
su
un bianco destriero, galoppo
alla
luce perlacea della luna
sulle
vie tracciate fra le stelle.
I
capelli al vento stringo le redini,
il
caldo è ormai lontano,
sotto
di me vette innevate,
boschi
impenetrabili di larici,
un
lago verde smeraldo
e
un fiume che lo forma scende
dalle
montagne con una cascata
di
cui avverto i gelidi spruzzi.
Ma
già il canto del gallo
al
primo chiarore interrompe
la
cavalcata, apro gli occhi accaldato
e
con rabbia getto le lenzuola di lato.
Da Lungo
il cammino