Nel
mio cuore, accanto a Giovanni Pascoli, brilla un altro nome, un
essere infelice. Segnato in gioventù come il poeta romagnolo. Sì,
Vincenzo Cardarelli è capace di scrivere versi armoniosi, gridando
però la sua disperata solitudine, come in quelli che seguono.
Alla
deriva
di
Vincenzo Cardarelli
La
vita io l´ho castigata vivendola.
Fin
dove il cuore mi resse
arditamente
mi spinsi.
Ora
la mia giornata non è più
che
uno sterile avvicendarsi
di
rovinose abitudini
e
vorrei evadere dal nero cerchio.
Quando
all´alba mi riduco,
un
estro mi piglia, una smania
di
non dormire.
E
sogno partenze assurde,
liberazioni
impossibili.
Oimè.
Tutto il mio chiuso
e
cocente rimorso
altro
sfogo non ha
fuor
che il sonno, se viene.
Invano,
invano lotto
per
possedere i giorni
che
mi travolgono rumorosi.
Io
annego nel tempo.