Credo
che Primo Levi non abbia bisogno di presentazioni, anche se è
più conosciuto come narratore e saggista che come poeta.
Eppure eccelle anche in quest’ultima veste e ne è un
chiaro esempio la poesia che segue con cui tratta della produzione
letteraria, della fatica che richiede ogni opera, alla cui
conclusione...Non aggiungo altro, leggetela, è splendida.
L'opera
di
Primo Levi
Ecco,
è finito: non si tocca più.
Quanto mi pesa la
penna in mano!
Era così leggera poco prima,
Viva
come l’argento vivo:
Non avevo che da seguirla,
Lei
mi guidava la mano
Come un veggente che guidi un cieco,
Come
una dama che ti guidi a danza.
Ora basta, il lavoro è
finito,
Rifinito, sferico.
Se gli togliessi ancora una
parola
Sarebbe un buco che trasuda siero.
Se una ne
aggiungessi
Sporgerebbe come una brutta verruca.
Se una ne
cambiassi stonerebbe
Come un cane che latri in un concerto.
Che
fare, adesso? Come staccarsene?
Ad ogni opera nata muori un
poco.
|