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  Scritti di altri autori  »  Poesie  »  Siesta estiva, di Giuseppe Gambini 06/01/2012
 

Siesta estiva

di Giuseppe Gambini

 

 

 

Un alito di vento, stanco e assonnato,

tra verdi ulivi scende lungo declivi,

attraversa viuzze tra bianche casette

assorte e tese a guardare il mare

e dalla rupe scoscesa si tuffa

nell'oceanica macchia azzurra,

poi sale su pigre barche a vela

e con alitare appena percettibile

le spinge al largo su onde piatte

che oggi non han voglia d'arrabbiarsi.

 

 

Nella siesta non c'è forza per lottare,

soltanto pace l'anima invoca;

anche la cicala concede una pausa

al suo melodico canto estivo,

mentre il grillo con un lento cri-cri

all'uva rinuncia e la sua nenia

addormenta persino la formica

che per un attimo il sudore asciuga

e all'ombra d'un filo d'erba

un breve pisolino si concede.

 

 

Focosi baci d'instancabili amanti

stanchi giacciono sul letto disfatto,

mentre un geco sul caldo muro bianco

appisolato, ma attento e sospettoso,

al minimo rumor scappa nella tana;

tra verdi e spinose foglie carnose

fichi d'india, arrossati e polposi,

sono succulenti bocconi prelibati

per palati passanti e fuggitivi

dalle voraci bocche assetate.

 

 

Languida la svogliata afosa siesta

come lumaca lentamente passa,

mentre la calura estiva lascia il posto

alla frescura della sera che avanza,

nell'attesa d'una invocata carezza

che la bramata brezza marina

conceda a tutti nella notte stellata. 

 

 
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