Almeno chiedersi
di Cristina Bove
Ci sono tombe
in cielo fatte di fumo
tante
hanno misure piccole
portano
solo nomi illeggibili
sono
però nel cuore delle stelle
conservano la cenere degli uomini
i loro
corpi mutilati e offesi
madri
svuotate di bambini a sangue
c'erano
scarpe a tonnellate
fuori dai
forni
occhiali
una montagna
e
ceste di capelli
prima
d'essere fumo venivano spogliati
d'identità
e di pelle
se ne
fecero oggetti e paralumi:
chi
scuoiava, conciava, a chi pareva logico
fare
d'esseri umani suppellettili?
più
delle sentinelle
dei
cavalli di frisia
del
gelo e della fame
li
uccise chi
non
vedeva orrore
in
quei bambini denutriti
strappati dalle braccia delle madri
chi
non provava pena
per i
corpi indifesi nella neve
e che
li raccoglieva
per
gettarli nei forni e nelle fosse
quelli
per cui la strage fu normale.
Di quelli
ancora è pieno il mondo
brandiscono randelli
e
vorrebbero forni da sfamare.