Il
chiassoso Cipresso
di Il Gabbiano
Oh mio solitario e chiassoso cipresso
Che svetti cupo sulla verde collina degli ulivi.
Sotto quel cielo azzurro e sereno
Sei l'unico testimone muto
Della mia giovinezza
Nel nostro borgo antico fra gli uliveti
Che sembra la prua di una vecchia nave
Oltre all'ulivo vi germoglia il fico
Ma in quel piccolo viale cimiteriale
Fra le tombe bianche ed i rossi gerani
Dove riposa Teresa mia madre
Svetta superbo il cipresso nero
Che rappresenta il limite estremo della vita.
Ai miei pensieri arditi mi neghi
Quella visione di fremiti rosa
Che accarezzano i rami
Di rivedere l'alba colorata
Il risveglio
Gioioso degli uccelli
Rinnova la speranza
Della resurrezione
C'è un altro luogo a noi caro
Dove germogliano i cipressi e le magnolie
Il lauro cantato dal poeta
Ed il mirto: i profumi del Garda
La luce mediterranea
I luoghi di Catullo e di Lawrence
Il paesaggio è dolce
Dominato dai caldi toni dal blu al verde
I boschi che sorgono lungo la sponda
Orientale del Lago di Garda
Appaiono avvolti in un'atmosfera
Quasi malinconica e sognante
Piccoli scrigni che conservano ancora
Tesori architettonici e artistici
Una terra che profuma di verde dei cipressi.
Dagli ulivi e dal giallo dei limoni
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