Ma dove stiamo andando
di Maria Attanasio
Ma dov'è che
stiamo andando
con il vento tra i capelli anche senza vento
i miei figli hanno in bocca già l'eco di tutti i miei anni
e si rigirano tra i pollici il futuro
corrono in un campo di pallone sospeso tra i cantieri
del tram veloce che non partirà mai
che mai attraverserà la città e il cuore
della metropoli che piano piano
ci uccide
nell'indifferenza nella tolleranza
tollerante e intollerata
ci sono giorni così pieni di rancore
che forse sarebbe meglio non uscire.
Ma dove
stiamo andando
mi girano idee in testa favolose
e nessuna forza nelle gambe e nelle braccia
mi toccherà poltrire e continuare a credere
che l'ambizione è per i falliti
come diceva Wilde dall'alto della padronanza
assoluta che aveva della parola
non certo come me che giro su me stessa
e mi mordo la coda
cane e padrone di ogni virgola
di ogni punto di ogni equazione possibile
da risolvere avendo tempo e voglia.
Ma dove
stiamo andando
il tempo passa così veloce
che ti volti ed in un attimo
non hai più vent'anni ma il peso doppio
di giorni e ripensamenti
rimorsi come molle strazianti
torcono l'anima e passi veloce davanti agli specchi
l'immagine di te riflessa nelle vetrine
già si fa ombra
e nemmeno sai dov'è che stai andando
mentre ti incammini
e urti la folla e la gente ti spinge
ti assorbe ti divora e risputa
ma tu sei quello di prima.