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  Scritti di altri autori  »  Poesie  »  Sguardo di Giovanni Buzi 23/02/2006
 

Il tuo sguardo è luce bianca che acceca l'orizzonte.

E, come cieco, io

ai tuoi piedi,

resto ciottolo abbandonato,

levigato da millenni di carezze,

mai ricevute.

Sono pago d'un tuo bacio,

solo quando pago.

Perché sorridere sì, lo sai,

gratuitamente, mai.

E come vecchia melodia,

mi lasci stracciare dal vento che innocente

viene dal mare.

Raffiche d'assenze,

accordo di precari equilibri in mancanza

d'ogni legge di gravità.

All'alba, disegno con le braccia,

senza possibilità d'eco,

parabole verso l'orizzonte.

Segnali. A chi?

Il tempo s'insinua nelle mie vene,

come una nostalgia...

Tutt'intorno a me, filigrane di cristalli vagano senza peso, senza nome.

Quando affogherà quest'ultima fiammella di coscienza?

Chiudo gli occhi, e

tento di non pensare a te.

Dall'alto d'una falesia,

perdo ogni nozione di spazio e,

volando in giù, i blu confusi

del cielo e dell'acqua mi rimandano la luce del tuo sguardo.

Di te, solo mi resta,

in dissolvenza,

un batter d'ali...

 

 

 

 
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