Di
blu lapislazzulo
di
Angela Caccia
Un
emporio il mio silenzio
colmo
fino all’orlo
braci
lente
di
falò dimenticati
un
getto di vento
e
s’impennano scintille
vi
ho riposto gli occhi spenti
pupille
che s’allargano
e
solo nel mio buio
restano
accese
le
tele assolate
di
tutte le estati
i
pennelli cantarono
colori
scatenati
il
blu lapislazzulo
dentro
arcobaleni e
dopo
la grande pioggia
i
granelli di sale
confusi
a lacrime essiccate
una
riviera di desideri
e
l’allegria della vela
verso
il porto…
ma
questo sole
non
fa sconti
scivola
e mi trascina
dietro
il mandorlo
solfeggiano
ancora pollini
sulla
mia pergola di tramonto.
Da Il
tocco abarico del dubbio (Fara, 2015)
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