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  Scritti di altri autori  »  Poesie  »  Canticum Presagum di Giovanna Mulas 01/12/2006
 

Canticum Praesagum

 

 

Sul cobalto crine

Del mare,

non s'ode una vela

e un'anima

ma il vagare inquieto

                                lento

delle ore

dei giorni.

Un petalo è il gabbiano,

caro amico mio

così trasporta l'ali

dov'è fiorito il cielo

il petalo si apre

e sussulta

                è incerto

e cade.

Così come sbiadisce

Nel grigio

Quel cobalto, la mia età (fiorita)

Che scorsi appena un poco

Prima che affondassi

In tenero abbandono.

Ma il petalo

Del giglio nell'orto

                              Dei ricordi

Rimescola al conforto

Ampio cielo appena,

oh, appena scorto.

 

(a Bastiano, amico caro perduto. Roma, maggio 1994)

 

 

 
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