Pianto silenzioso
Le voci del bosco, fra le tenebre di giorni
Senza sole, senza un esile filo di speranza.
Parlano le piante, verbi che non sentiamo,
Pensieri profondi che non accettiamo.
Sussurrano meste di tanto tempo fa,
Di un mondo che par fiaba ormai dimenticata.
Di quando l'armonia regnava sovrana
E l'uomo parte era della natura.
Di storie di ordinaria tranquillità
A cui nessuno ormai presta orecchio,
Né può credere che sia stata realtà.
Disarmonia che ormai tanto è radicata
Da passare del tutto inosservata
Fra quotidiane carneficine, scempi di inermi,
Indifferenza dei più, spesso solo fastidio.
Piange il bosco in silenzio la fine di un sogno,
Racchiuso nel palmo di una mano
Che l'ha lasciato cadere, a frantumarsi
Su aguzze rocce di egoismo
Dissetate solo dal sangue dell'empietà.
Senza speranza, senza più dolore,
Dacché l'uomo ha rinunciato all'amore.