Di
un giorno di primavera
di
Renzo Montagnoli
Di
un giorno di primavera ho il ricordo
di
un cielo color cobalto intessuto
di
voli di rondini gioiose
di
insetti bramosi di vita.
Quando
è stato? Non lo rammento
e
a volte credo d’averlo sognato
ma
la beatitudine che s’accompagna
mi
dice che veramente c’è stato.
Le
tue labbra, il tuo sguardo sereno
si
sono impressi nella mente
una
fotografia indelebile
che
solo con il cuore vedo.
Non
era che un giorno di primavera
uno
di quelli, rari e quasi impossibili,
in
cui il cielo scende sulla terra
e
si posson cavalcare le nuvole.
Ne
ho memoria viva, quasi fosse oggi,
fu
un giorno di primavera
un
sogno a occhi aperti,
il
premio insuperato di una vita.
Da
Lungo il
cammino
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