Marilů Oliva
ˇTu la pagaras!
Elliot – Euro 16,50 – Pag. 275
Comprando sul sito soltanto euro 13,00
www.elliotedizioni.com
Marilů Oliva debutta
nella narrativa con Perdisa Pop nel 2009 pubblicando
l'ottimo Repetita,
nerissima storia di nevrosi e sesso che racconta un'infanzia di abusi e
solitudini, ma scrive da tempo per riviste letterarie e web-magazine come Thriller Magazine e Carmilla.
ˇTu la pagarŕs! č una storia
diversa dal romanzo d'esordio, un giallo misterioso e sensuale che si sviluppa
nell'ambito dei balli latinoamericani e della santeria cubana, filologicamente
corretto sin dal titolo con l'esclamazione riportata in castigliano. La storia
si svolge in una Bologna che l'autrice conosce bene ed č molto notturna perché
il teatro del primo delitto č una sala da ballo, mentre la vittima č il barista
Thomás Delgado. Il romanzo
si dipana come una sorta di Dieci piccoli
indiani in salsa moderna, scritto con uso appropriato del dialogo e con
tecnica da consumata autrice di best-seller. Abbiamo una serie di personaggi
che sono dei possibili colpevoli. Prima di tutto la fidanzata di Thomás, Elisa Guerra - che tutti chiamano La Guerrera
-, una giornalista pubblicista sfruttata da un losco individuo che dirige un
giornale locale, appassionata di salsa, merengue, capoeira, Dante
Alighieri e patatine fritte. Catalina č l'amica
cartomante che vive insieme alla protagonista, pure lei appassionata di balli
latinoamericani ma esperta di santeria cubana. Gabriele Basilica č il piů classico degli
ispettori all'italiana che conduce la
danza delle indagini ma si lascia affascinare anche dal mondo dei balli
latinoamericani in compagnia della Guerrera. Chi ha
ucciso Thomás? Il mistero č davvero fitto. La
fidanzata ne avrebbe avuto motivo, soprattutto per gelosia, visto che il
fidanzato - da buon cubano - non si sognava di restarle fedele. Si verifica un
secondo omicidio, questa volta nella campagna emiliana, ma il filo conduttore
del nuovo delitto sono sempre i locali di salsa e merengue. L'ispettore
Basilica ha il suo bel da fare, per la gioia del lettore medio italiano che
stravede per i gialli e pare non voler leggere/vedere nient'altro. Il romanzo č
ottimo per una sceneggiatura televisiva, anzi - visto lo stile sobrio e rapido
ma ricco di dialoghi - direi che la sceneggiatura č giŕ fatta, non serve un
lavoro ulteriore. Per me che amo la cultura cubana un motivo di interesse per
leggere questo romanzo - vista la mia inguaribile idiosincrasia al giallo - č
il mondo degli orishas
e della santeria
cubana che l'autrice dimostra di conoscere molto bene. Consigliato per chi ama
letture senza complicazioni sociali o letterarie.
Gordiano Lupi
www.infol.it/lupi