LEGGERE IL ROSA CON PASSIONE
di Carlo Bordoni
Il nuovo rosa è un fenomeno recente di ritorno alla
lettura di massa. Negli anni Ottanta ci fu un segnale straordinario di ripresa
della lettura proprio tra il pubblico femminile acculturato, impegnato nel
lavoro fuori casa, che aveva deciso di lasciare la tv e preferire una lettura
caratterizzata da una riscoperta del sentimento romantico, innestato nella
realtà quotidiana del post-femminismo. Vent'anni dopo il fenomeno sembra
essersi in parte riassorbito e aver provocato un ritorno a un medium più
immediato, quello televisivo. Dove, alle atmosfere sognanti del rosa, con la
loro introspezione psicologica, il piacere per la condivisione delle emozioni,
è succeduto il gusto per la rivelazione di sentimenti autentici, delle
esperienze personali, della banalità della vita quotidiana, della cruda
esteriorizzazione del privato, nel convincimento che tutto questo fosse più
incisivo e autentico di ogni espressione letteraria. Vent'anni sono giusto il
tempo di un cambio generazionale e le figlie delle donne di allora hanno
rinunciato alla lettura di un'emotività tutta interiore, in favore di
un'emotività condivisa, palesata pubblicamente attraverso i reality show.
Il rosa non è scomparso
dalle edicole, ma si è differenziato, adattandosi alle nuove esigenze delle
lettrici di oggi. Storie meno standardizzate e più complesse, prive di quei
contenuti rassicuranti sull'eternità dell'amore, che si risolvevano in un ripetitivo ritorno a
casa, alle gioie familiari, all'educazione dei figli, accanto a un uomo virile,
in grado di rappresentare quella figura paterna che si era andata perdendo col
tempo. In una società senza padri tutto ciò poteva rappresentare un bisogno
profondo da soddisfare, anche al costo di rinunciare in parte alla propria
libertà (almeno sul piano dell'immaginario), attraverso una lettura inoffensiva
e gratificante.
Seppur lontana dai
successi di fine secolo, la produzione del rosa è confermata
dalla presenza di Harmony, leader di mercato nel
settore. Nata nel 1981 dall'unione tra la Mondadori e la canadese Harlequin, Harmony è una casa
editrice specializzata in narrativa sentimentale, destinata esclusivamente al
pubblico femminile: distribuisce principalmente in edicola, ma di recente si è
ricavata uno spazio anche nella grande distribuzione (supermercati,
ipermercati), con serie di maggiore formato, come Passion,
Historical, Fantaluna.
Harmony pubblica una media di 42 titoli al mese,
che assommano a 540 titoli nell'anno, considerando i numeri speciali e
l'intensificazione delle uscite nei mesi estivi. Una valanga di parole d'amore,
le cui vendite sono stimate superiori agli 8 milioni
di copie nel 2002.
Chi
legge il rosa? “Il nostro target non è quello di Federico Moccia
– spiega Manola Mendolicchio
della Harmony – I suoi
romanzi piacciono soprattutto alle ragazzine adolescenti.” L'età media delle
lettrici si è alzata notevolmente, confermando la presenza di un pubblico ormai
affezionato da lunga data a una lettura d'evasione. Se allora solo un terzo
delle lettrici del nuovo rosa superava i quarant'anni, oggi la maggior parte va
oltre i cinquanta e sessanta. Buona parte delle lettrici che hanno determinato
il boom del passato è rimasta fedele all'impianto tradizionale di allora:
storie romantiche, atmosfere da sogno, sessualità poco esplicita in descrizioni
morigerate, inevitabile lieto fine, rintracciabili
nelle serie Collezione, Jolly, Destiny e Bianca (di
ambiente ospedaliero). Non a caso le serie più intriganti e sessualmente
esplicite, Sensual, Passion
e Temptation, si rivolgono a un pubblico più giovane,
la cui età media è fra i trenta e i quarant'anni, confermando un fenomeno
d'importanza sociale non secondaria.