Nuto
Revelli.
Vita,
guerre, libri
di
Giuseppe Mendicino
Priuli
& Verlucca Editori
Biografia
Pagg.
128
ISBN
9788880689300
Prezzo
Euro 9,90
La
storia vista dal basso
Quel
che apprezzo sempre di più negli scritti di questo autore, oltre
alla passione che affiora qua e là, è la capacità di parlare di un
altro scrittore e delle sue opere in modo semplice, accattivante, ma
non per questo non esauriente. Se uno vuole sapere chi fosse Mario
Rigoni Stern, quale importanza ha rivestito in campo letterario non
deve far altro che sfogliare uno dei numerosi lavori di Mendicino sul
narratore di Asiago, certo che passerà poi inevitabilmente a
leggerne i libri.
Appassionato
di montagna, di quel mondo e di quelle genti che la abitano,
Mendicino riesce a calarsi perfettamente negli autori di cui scrive e
ciò si può anche riscontrare nella sua biografia di Nuto Revelli,
scrittore piemontese che ha vissuto come Stern la tragica esperienza
della ritirata in terra di Russia. I punti di unione fra questo
narratore e Mario Rigoni Stern sono tuttavia di più, perché sono
accomunati dalla passione per i luoghi di origine, per quelle
montagne su cui hanno compiuto tante escursioni e per le genti che le
abitano, montanari abituati al duro lavoro poco remunerativo, spesso
taciturni, diffidenti con gli estranei, ma che, quando cominciano a
conoscere chi si avvicina a loro e a prendere fiducia, aprono
completamente i loro cuori.
Nuto
Revelli, a differenza di Rigoni Stern a cui con l´armistizio dell´8
settembre 1943 si sono aperte le porte di un lager tedesco, è
riuscito invece a non farsi catturare ed è diventato uno dei primi
partigiani, facendosi apprezzare per rettitudine, capacità di
comando e virtù militari, tanto da diventare uno dei capi della
Resistenza. Entrambi, come moltissimi italiani, prima della
drammatica esperienza della guerra erano fascisti, ma poi hanno
capito che quel regime non era altro che apparenze senza sostanza e
la maturazione conseguente ha portato uno al rifiuto di riprendere le
armi per una causa sbagliata e persa, preferendo la sofferta
esperienza del lager, mentre l´altro a imbracciare il mitra per un
riscatto, per la difesa di un popolo dall´oppressore tedesco e dal
suo servo fascista.
Revelli
spiega molto bene questo cambiamento con La guerra dei poveri,
opera nella quale c´è la riscoperta del semplice valore umano.
Tuttavia,
sarebbe riduttivo pensare che lo scrittore cuneese si limitasse alla
memorialistica, perché i suoi interessi vanno ad approfondimenti
delle cause della guerra e allo studio della condizione, senza
speranza, delle genti delle sue montagne.
E´
forse proprio con queste indagini della vita dei montanari che la
figura di Revelli assume una particolare importanza che va oltre il
campo letterario, ma che si fionda in quello sociologico, fornendo un
ritratto di una esistenza contadina in montagna nel suo crepuscolo,
perché i giovani migrano verso le città, a lavorare in fabbrica, a
condurre una grigia esistenza in un condominio.
Puntuale
Mendicino ha posto in risalto questo importante aspetto della
produzione di Revelli, un uomo che dopo essersi diplomato geometra,
aveva avviato la carriera militare, passando dall´Accademia di
Modena, ma che ha poi trovato la sua via, un senso da dare alla vita
grazie ai drammatici giorni di una fuga disperata nella neve e nel
freddo.
Da
leggere, senz´altro.
Giuseppe Mendicino è
considerato il maggior esperto dello scrittore Mario Rigoni Stern.
Con Laterza ha pubblicato Mario
Rigoni Stern. Un ritratto (2021).
Ha redatto la voce Mario Rigoni Stern del Dizionario Biografico degli
Italiani (Istituto dell´Enciclopedia Italiana Treccani) ed è
autore di Mario Rigoni Stern. Il
coraggio di dire no (Einaudi,
2013), Mario
Rigoni Stern. Vita, guerre, libri (Priuli
& Verlucca, 2016), Portfolio
alpino (Priuli
& Verlucca, 2018) e Nuto
Revelli. Vita, guerre, libri (Priuli
& Verlucca, 2019). È socio accademico del GISM (Gruppo italiano
scrittori di montagna) e collabora con le riviste «Doppiozero» e
«Meridiani Montagne».
Renzo
Montagnoli