La
Giornata Mondiale della Poesia (UNESCO) negli occhi dei giovani,
di Vincenzo D’Alessio
Bisogna
entrare nelle aule delle scuole statali del Sud per comprendere
appieno il calore che promana dagli occhi dei giovani: speranze
solari, gioia di colori, forza di vivere lontani dal rancore che
nutre da troppi secoli questa terra senza pietà.
I
giovani del Sud sono i sentimenti veri che il poeta e critico
letterario Davide Monda enuncia nella prefazione alla raccolte delle
poesie di Salvatore Di Giacomo: “ (…) Ad un altro
livello, poi, diverse di queste poesie verranno con ogni probabilità
lette e rilette, spesso non senza emozione, dai napoletani e, in
generale, dai campani più sensibili al divenire della cultura.
A questi ultimi, infatti, il poeta meridionale par excellence dirà
e darà senza dubbio assai più di quanto non comunichi a
coloro che non lo sono.”
Quest’anno
la Giornata Mondiale della Poesia (voluta dall’UNESCO) ha
svolto questo precipuo ruolo: risvegliare nei giovani studenti
l’amore per il dialetto, la lingua dei luoghi dove essi vivono,
la sonorità della musica dei vicoli e dei rioni che la terra
del Sud non ha dimenticato del tutto: hanno risposto bene!
La
trilogia poetica digiacomiana scelta dalle professoresse Valeria
Villari e Monica Caputo dell’Istituto Comprensivo Statale “
Abate Ferdinando Galiani” di Montoro composta dalle poesie “
Marzo” , “Pianneforte ‘e notte ” e “Ncopp’
a nu muntone ‘e munnezza” ha fatto rivivere il mondo dei
vicoli di Napoli, la musicalità dei testi, la povertà
della gente napoletana durante il Secolo Breve nell’anima dei
giovani studenti.
Con
il bene placito della dirigente professoressa Domenica Raffaella
Cirasuolo la Giornata Mondiale Della Poesia ha avuto il suo esordio
nel modo migliore: i giovani studenti della seconda sezione D, non
solo hanno recitato e analizzato i testi, ma hanno cantato in coro la
poesia “ marzo” nella versione che il gruppo musicale
degli “ Showmen” ha realizzato negli anni Sessanta nella
bellissima voce del bassista del gruppo Mario Musella.
Giornata
memorabile per noi tutti perché, nonostante le difficoltà
economiche e sociali vissute in ogni famiglia degli studenti, i versi
del grande napoletano e la musica degli Showen hanno riaperto nel
cielo dell’aula uno squarcio di Speranza.
Non
è mancato il contributo dell’Editore FARA di Rimini che
ha fatto pervenire in dono ai giovani studenti, alle professoresse e
alla Dirigente, una copia delle ultime raccolte poetiche dei suoi
autori.
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