L'ultimo re, di Bernard Cornwell, edito da TEA
L'ultimo re.
di Bernard Cornwell
TEA Edizioni
Narrativa
Pagg. 416
ISBN 9788850252978
Prezzo Euro 12,00
Il primo di una fortunata serie
Bernard Cornwell è un noto autore di romanzi storici e che è riuscito a dare vita a quattro serie di grande successo: Le avventure di Richard Sharpe, Il romanzo di Excalibur, Alla ricerca del Santo Graal e Le cronache dei Sassoni. Il primo libro di quest'ultima è L'ultimo re e parla delle vicende del conte Uhtred da quando aveva dieci anni fino a quando ne ha venti; il riferimento al periodo storico è quello compreso fra l'866 d.C. e l'876, quindi nel primo medioevo. La trama è particolarmente avvincente, anche se intricata e complessa, e proprio per questo, e anche per non togliere il piacere di chi vorrà leggere, non aggiungo altro, limitandomi a dire che è il passaggio dalla fanciullezza all'età adulta di un predestinato al comando e al ruolo di guerriero.
La vicenda, grazie all'abilità dell'autore, è notevolmente accattivante, con tutto un susseguirsi di avventure, di scontri armati, di paesaggi ben descritti e con protagonisti che non si dimenticano facilmente e che fra l'altro sono esistiti veramente, tranne Uhtred e il capo normanno Ragnar che di fatto lo ha adottato dopo averlo catturato in una battaglia in cui è morto il padre legittimo. Qua e là nella narrazione affiorano le rovine degli edifici romani, che sembrano quasi essere le testimoni di uno scontro fra titani per impadronirsi della terra degli Angli.
L'opera ben si presta a una trasposizione cinematografica e infatti i romanzi della serie sono stati utilizzati da Netflix per la fortunata serie tv “The Last Kingdom” e per il film “The Last Kingdom: sette re devono morire”.
In questo L'ultimo re c'è anche uno spazio, breve, per una una vicenda d'amore e invece molto più presenti sono gli aspetti religiosi, con la presenza del cristianesimo ormai imperante sull'isola, contrapposto al paganesimo dei danesi invasori, paganesimo che tuttavia riaffiora, come un antico retaggio, anche nelle popolazioni locali, benché da tempo convertite.
Il romanzo mi è piaciuto e credo proprio che leggerò anche i successivi, almeno fino a quando soddisfaranno la mia curiosità e potranno costituire un piacevole e istruttivo passatempo.
Bernard
Cornwell (Londra,
23 febbraio 1944) dopo aver lavorato per anni alla BBC si è
dedicato alla narrativa e, oltre alla serie di romanzi avventurosi
ottocenteschi incentrati sul personaggio di Sharpe (I
fucilieri di Sharpe, La
sfida della tigre, Assalto
alla fortezza, L'eroe
di Trafalgar, Sharpe
all'attacco, Le
aquile di Sharpe e L'oro
di Sharpe),
pubblicati da Longanesi, ha scritto moderne avventure di mare (Scia
di fuoco e Figlia
della tempesta).
Ha
trovato la più fortunata delle sue ispirazioni nelle saghe di
avventure medioevali.
Dopo
la trilogia di L'arciere
del re (Longanesi,
2001), Il
cavaliere nero (Longanesi,
2003) e La
spada e il calice (Longanesi,
2004), ha dato vita a un'appassionante epopea ambientata tra
l'Inghilterra e i mari del Nord durante il primo medioevo: L'ultimo
re (2006), Un
cavaliere e il suo re (2007), I
re del Nord (2008), Il
filo della spada (2009), Il
signore della guerra (2010), La
morte del re (2012)
e Il
re senza dio (2014), La
congiura dei fratelli Shakespeare (2019), La
spada dei re (2021)
e La
conquista di Parigi (2023),
tutti pubblicati da Longanesi.
Alla saga di Excalibur
appartengono Il
re d'inverno e Il
cuore di Derfel,
ripubblicati da Longanesi, presso cui sono usciti anche L'arciere
di Azincourt, L'ultima
fortezza, L'ultimo baluardo.
Renzo Montagnoli
