La montagna nel lago, di Jacopo De Michelis, edito da Giunti
La montagna nel lago
di Jacopo De Michelis
Giunti Editore
Narrativa
Pagg. 576
ISBN 9788809932760
Prezzo Euro 19,00
Un giallo lacustre
Non so se Montisola sia l'isola lacustre più grande d'Europa, ma quello di cui sono certo è che è un luogo molto bello, che mi è piaciuto immediatamente ancora prima di visitarlo, transitando in auto sulla strada litoranea che attraversa Sulzano, il paese sulla terraferma da cui parte il traghetto che ho poi preso per approdarvi. La si vede bene da lontano, nella parte superiore del lago d'Iseo, più imponente che ridente, un sasso scagliato da un ciclope, o meglio ancora una montagna che emerge dalle acque del lago. E La montagna nel lago è il titolo del bel romanzo giallo che ha scritto Jacopo De Michelis, 576 pagine di un ritmo quasi sempre serrato, che avvincono il lettore dalla prima all'ultima. Se la trama è più che masi convincente, non si possono che apprezzare le descrizioni del paesaggio e dell'atmosfera di questo posto, che sembra completamente isolato dal mondo. La vicenda inizia con il ritrovamento di un uomo non più giovane che era scomparso, ferito gravemente per le torture subite, ancora in vita, ma che morirà nel giro di pochi minuti, senza fornire indicazioni su chi gli ha fatto così del male. La vittima è Emilio Ercoli, il riccone del paese che si è fatto una fortuna non si sa come, più temuto che stimato, ma che sembrerebbe non avere nemici, tranne Nevio Rota, un pescatore del luogo e ovviamente i sospetti si addensano su di lui. E' per difenderlo che ritorna il figlio Pietro da Milano dove è rimasto dodici anni cercando di trovare il successo come giornalista di un grande quotidiano e invece conducendo una vita stentata e di ben poche soddisfazioni, poiché l'unico lavoro che ha trovato è stato quello di scrivere come freelance articoli per un periodico di cronaca nera. Poi la trama, ben strutturata, si sviluppa secondo un criterio logico senz'altro apprezzabile, alla vana ricerca di un altro sospetto onde sviare le indagini su Nevio Rota. E' una figura interessante Pietro, in un certo senso un fallito, pieno di debiti e che sniffa anche coca, un uomo deluso, ma che tuttavia troverà nell'indagine che svolge congiuntamente con un amico agente della polizia municipale l'occasione per il suo riscatto. Mano a mano che si procede emergono personaggi sospetti che si rivelano poi piste sbagliate, ma soprattutto si innesta un aspetto storico legato alla seconda guerra mondiale quando a Montisola, dopo l'8 settembre 1943, era giunto Junio Valerio Borghese, il famigerato comandante della Decima Mas, eleggendo la località a suo feudo personale.
Alla fine i colpi di scena si susseguono e si arriva alla verità, talmente logica che ci si chiede come mai non la si sia vista prima, ma anche quando si scoprirà l'autore del delitto c'è spazio per un'ulteriore sorpresa, che ovviamente non svelo, ma che posso definire un colpo di genio dell'autore.
Non aggiungo altro, se non la raccomandazione di leggere questo romanzo, perché merita ampiamente.
Jacopo De Michelis è nato a Milano nel 1968 e sempre a Milano si è laureato in filosofia teoretica.
È stato traduttore dal francese (tra gli altri di Jules Verne e George Simenon), curatore di collane e antologie e consulente editoriale.
Oggi vive a Venezia, dove è responsabile della narrativa di Marsilio Editori. Insegna presso la NABA (Nuova Accademia di Belle Arti) di Milano, dove è titolare della cattedra di narratologia.
Da sempre interessato alle nuove tecnologie e al loro rapporto con l'editoria e la letteratura, è stato tra i fondatori nel 1994 del primo sito letterario italiano, www.fabula.it, e il primo in Italia a realizzare un booktrailer come mezzo di promozione e comunicazione editoriale.
Ha esordito nella narrativa con il romanzo La stazione (Giunti, 2022). Tra gli altri titoli, La montagna nel lago (Giunti, 2024).
Renzo Montagnoli
